"È importante avere garanzie sull'occupazione ed evitare brutte sorprese"

"È importante avere garanzie sull'occupazione ed evitare brutte sorprese"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 15-06-2021 00:00

ECONOMIA - Il monito del ministro Giorgetti nel corso del vertice al Mise. Riflettori accesi su Melfi, neanche un cenno su Cassino. I sindacati: "Necessario ora aprire un confronto su tutto il resto del Gruppo in Italia"

"Il governo deve capire come gestire questa fase di transizione in cui alcune filiere saranno privilegiate e altre messe a rischio. È importante che ci siano garanzie sull’occupazione e che non ci siano brutte sorprese. Siamo in un momento delicatissimo, l’auspicio - è l’appello del ministro - è che prosegua il confronto in un clima positivo, trasparente e costruttivo".

Questo il monito del ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti al termine del vertice al Mise che si è tenuto oggi pomeriggio con i vertici di Stellantis e con i sindacati. Al tavolo i segretari nazioni delle varie ma si è prlato, in realtà, quasi esclusivamente dello stabilimento di Melfi. Neanche un cenno su Cassino e sugli altri siti.

Un dettaglio che non sfugge ai sindacati. La Fim-Cisl al termine del vertuce infatti mette in chiaro: "L’investimento che ci è stato prospettato su Melfi va nella direzione di una logica di sviluppo. Il fatto che entri in produzione per la prima volta a Melfi, la nuova piattaforma medium del gruppo full elctric con quattro nuovi modelli multibrand guarda al futuro e allo sviluppo dello stabilimento.

Nei prossimi incontri dobbiamo necessariamente poi approfondire tutti gli aspetti di
dettaglio rispetto alle efficienze dichiarate ed evitare impatti negativi. Abbiamo inoltre
ribadito la necessità di aprire un tavolo di confronto a livello nazionale per affrontare tutti
gli aspetti relativi agli altri stabilimenti del Gruppo nel nostro Paese. Al Governo la Fim Cisl chiede di rimanere garante di tutti gli impegni di investimento e di rilancio che ora su Melfi, e domani su tutti gli altri siti, dovranno essere messi in campo. Sull’automotive la transizione in atto richiede forti strumenti di politica industriale pubblica".

Gli fanno eco Francesca Re David e Michele De Palma della Fiom-Cgil che spiegano: "La Fiom ha chiesto di tenere un confronto che realizzi un accordo quadro nazionale con la partecipazione dei lavoratori che abbia al centro un piano industriale che salvaguardi la capacità installata e che garantisca la tenuta sociale e la continuità occupazionale per i prossimi 5 anni. Il tavolo aperto oggi deve essere permanente e deve mettere a disposizione le risorse pubbliche del PNRR e private per governare la transizione ecologica e sociale garantendo l’occupazione.

Il percorso deve affrontare le criticità ed individuare soluzioni per ogni impianto a partire da quelle maggiori che in prospettiva ci saranno sugli stabilimenti che producono motori diesel, fino ad arrivare a nuove missioni produttive per gli stabilimenti di assemblaggio. La creazione nel nostro Paese di una gigafactory per la produzione di batterie è un punto fondamentale che deve essere rapidamente affrontato insieme agli investimenti sulla ricerca e sviluppo negli enti centrali per nuove tecnologie e nuovi modelli in grado di garantire il pieno utilizzo degli impianti e la piena occupazione".





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