TERRITORIO - La precisazione: "Appare evidente come i tempi lunghi non siano ascrivibili a negligenza o incompetenza del Comune o di Asm, ma alla farraginosità delle procedure burocratiche richieste per formalizzare un così poderoso atto amministrativo"
“Le osservazioni del consigliere comunale Di Prete mi offrono lo spunto per chiarire i passaggi e le relative tempistiche della complessa gestazione dell’iter per l’avvio del nuovo servizio di raccolta differenziata dei rifiuti”. Il vicesindaco, e assessore delegato, Nadia Belli ripercorre le tappe del procedimento burocratico incardinato dal Comune e dalla Asm per la introduzione del nuovo servizio.
Nel luglio del 2017 l’approvazione dello studio di fattibilità. L’atto di indirizzo sulle modalità di gestione alla Asm è del dicembre 2017. L’affidamento del servizio è del giugno 2018, mentre a febbraio del 2019 si procede all’affidamento della fase transitoria sperimentale.
A dicembre del 2019 si presenta la necessità di rimodulare il progetto per definire le posizioni dei dipendenti comunali e dell’azienda speciale incaricati della gestione operativa della raccolta. L’avvio del servizio è datato febbraio 2019. A gennaio 2020 si procede con la sottoscrizione del contratto tra Comune e Asm (che nel frattempo aveva completato la complessa fase di iscrizione all’Albo nazionale Gestori ambientali). L’avvio del servizio viene formalizzato nel gennaio del 2020, mentre nel giugno dello stesso anno si procede all’invio degli atti (gara pubblica per la fornitura delle isole ecologiche) alla Stazione unica appaltante (Sua) della Provincia.
A settembre 2020 la pubblicazione della gara in Gazzetta Ufficiale con scadenza, per la presentazione delle domande da parte degli interessati, a dicembre 2020. Ad aprile del 2021 la aggiudicazione della gara alla società Ecofil srl.
“Appare evidente come i tempi lunghi – aggiunge Belli – non siano ascrivibili a negligenza o incompetenza del Comune o di Asm, ma alla farraginosità delle procedure burocratiche richieste per formalizzare un così poderoso atto amministrativo. Inoltre, la pandemia ha causato, come noto, un ulteriore e grave rallentamento di ogni attività amministrativa.
E senza dimenticare, mi permetto di aggiungere, che per gravi e ampiamente noti motivi di salute, la sottoscritta è stata costretta a un anno di stop forzato della propria attività di amministratrice comunale. Ecco perché ho precisato che difficilmente si sarebbe potuto finalizzare la pratica in tempi più brevi e che, con il rispetto che porto per tutti, consiglieri comunali di minoranza chiaramente compresi, chiunque fosse stato al nostro posto si sarebbe scontrato con i tempi biblici della macchina amministrativa”.
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