Regione, ok alla legge a sostegno dei coniugi separati

Regione, ok alla legge a sostegno dei coniugi separati
di autore Redazione - Pubblicato: 27-05-2021 00:00

IL FATTO - I consiglieri Buschini e Battisti illustrano il provvedimento. Ecco di cosa si tratta

"La regione Lazio ha approvato la prima legge regionale ‘Norme in materia di sostegno ai coniugi separati o divorziati o la cui unione civile è sciolta in stato di disagio economico e abitativo‘ frutto del testo coordinato tra le leggi dei consiglieri Sergio Pirozzi e della collega Michela Califano e di cui sono seconda firmataria. Una legge - spiega la consigliera regionale Sara Battisti - che nasce da un lavoro di concertazione con le opposizioni, attraverso una sottocommissione di cui sono stata membro e che aveva il compito di unificare due testi presentati sulla materi".

Un progetto questo che ho sostenuto sin dal primo momento, in quanto regolamenta un'emergenza sociale ed economica troppo spesso sottovalutata. Affrontare una separazione o un divorzio vuol dire sostenere molte spese, rimodulare il proprio stile di vita e riprogrammare priorità e orari, anche e soprattutto nel rispetto del proprio ruolo genitoriale.

Secondo i dati recenti si registra un trend in crescita relativo al numero delle famiglie che si trovano ad affrontare una situazione simile e che rischiano di incorrere in problematiche economiche.

Con l'approvazione di questa legge la Regione Lazio - conclude Battisti - si impegna dunque a fornire assistenza familiare ma anche economica e abitativa, al fine di tutelare tutti i membri della famiglia e garantire loro un'esistenza dignitosa".

Gli fa eco il collega Mauro Buschini: "Il testo unificato individua quali misure di sostegno economico il riconoscimento di un credito d’imposta da utilizzare a compensazione delle somme corrisposte attraverso il portale dei pagamenti elettronici ai fini della compartecipazione del cittadino alla spesa sanitaria, nonché un contributo una tantum di importo non superiore a diecimila euro per il genitore in condizione di disoccupazione involontaria; mentre gli interventi di sostegno abitativo sono un contributo non inferiore a duecento euro, della durata di dodici mesi, per il pagamento del canone di locazione e l’individuazione di immobili di proprietà pubblica da destinare ad alloggi con canoni di locazione agevolati, nonché la promozione di protocolli d’intesa con gli enti locali e gli enti pubblici e privati per la concessione di alloggi a canone agevolato.   
Credo-conclude Buschini- sia davvero una norma di giusto equilibrio sociale”.





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