Bimbe tolte alla zia, ora il "caso" diventa politico

Bimbe tolte alla zia, ora il "caso" diventa politico
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 08-05-2021 00:00

POLITICA - Dopo la decisione del Tribunale dei minorenni che ha disposto il ritorno a casa delle piccole, l'opposizione va all'attacco: "La verità dei fatti è che l’Assessorato della Coesione Sociale naviga a vista da molti mesi, a causa della frattura evidente dei rapporti fra il Sindaco e l’Assessore competente"

"Apprendiamo, purtroppo solo da una nota dello Studio Legale Miraglia, della decisione del Tribunale per i Minorenni di Roma di disporre il rientro a casa della zia materna delle due bimbe di 8 e 11 anni, mandate dal giorno 6 aprile u.s. in una Casa Famiglia. Il Tribunale ha altresì disposto la revoca del ruolo di “tutore” delle due minori al Sindaco di Cassino, decisione questa ancora più grave ed inconsueta".


A parlare sono i consiglieri di opposizione Salvatore Fontana, Giuseppe Golini Petrarcone, Massimiliano Mignanelli e Franco Evangelista all'indomani della decisione del Tribunale dei minorenni di Roma (LEGGI QUI: Le sorelline di Cassino tornano dalla zia E LEGGI ANCHE: “Non ero io il tutore delle bambine. Adesso basta speculazioni”).

Spiegano i quattro: "Non entriamo nel merito di quanto ha deciso il Tribunale per i Minorenni, ma non possiamo non rilevare inquietante l’intera vicenda, di cui si discute, sui social e non nella massima assise cittadina, da circa un mese. Ci lascia ancor di più basiti il commento del Sindaco Salera, il quale, come sempre impegnato a pubblicare sue foto, dentro e fuori Porta, scarica le responsabilità della vicenda sull’Assistente Sociale del Comune, che, a suo dire, sarebbe la tutrice delle minori dal giorno 4 febbraio u.s"..


Quindi puntualizzano: "Da uomini delle istituzioni non vogliamo mettere in dubbio quanto affermato dal primo cittadino, tuttavia gli rammentiamo che una storia come quella che ha visto protagoniste, loro malgrado, le bambine e la loro zia, comporta innanzitutto delle responsabilità politiche, non può essere liquidata in poche battute e non può in alcun modo esserne demandata la definizione ad una udienza che, sempre secondo le informazioni date dal Sindaco, si dovrà tenere il giorno 1° dicembre p.v.".


Infine, centrano il punto politico: "La verità dei fatti è che l’Assessorato della Coesione Sociale naviga a vista da molti mesi, a causa della frattura evidente dei rapporti fra il Sindaco e l’Assessore competente, e di cui fanno inevitabilmente le spese tutti coloro che, specialmente in questo particolare momento, avrebbero bisogno del sostegno delle istituzioni, in primis del Comune".





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