Ecco in Italia il vaccino monodose Jhonson & Jhonson

Ecco in Italia il vaccino monodose Jhonson & Jhonson

RUBRICHE - Purtroppo, a causa della diffusione di informazioni provenienti da fonti poco attendibili, molte persone oggi sono sempre più convinte che la scelta migliore sia quella di non vaccinare i propri figli. In realtà è l'unica arma per proteggerci contro il Covid-19.L'approfondimento di Angelo Franchitto

Angelo Franchitto<br>
Angelo Franchitto

Conoscere è il vero vaccino

Finalmente arriva anche in Italia il vaccino monodose Jhonson & Jhonson. Ma la gioia dura poco, perché gli USA bloccano il vaccino a causa di alcune trombosi sospette. Ma l’agenzia europea del farmaco, l’EMA, ha autorizzato l’utilizzo di questo vaccino sulla base dei rischi costi/benefici. Anche per il vaccino Janssen (J&J), si raccomandano le stesse condizioni di utilizzo del vaccino Vaxzevria di AstraZeneca. Con questa indicazione, anche il vaccino Janssen, dovrà essere preferenzialmente somministrato a persone over 60.

A dirlo è la circolare del ministero della salute. Così viene Aggiornata la lista dei vaccini disponibili contro SARS-CoV-2/COVID-19’, inviata ad enti e Regioni e firmata dal direttore generale della Prevenzione del ministero Gianni Rezza.

Alla circolare ministeriale viene anche allegata la nota del Commissione tecnica scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco. Il CTS si è riunito il 20 aprile, a seguito del pronunciamento dell’Agenzia europea dei medicinali EMA sul vaccino J&J. Gli esperti hanno discusso in merito ai casi di trombosi e trombocitopenia. In alcuni quesiti casi c’è stato anche del sanguinamento. Una reazione che però è stata osservata molto raramente a seguito della vaccinazione con il vaccino Janssen. Per questo, il Cts parla di una plausibile relazione causale con il vaccino.

Anche se tutti i vaccini vengono autorizzati solo dopo un’attenta valutazione del profilo di sicurezza, sulla base di studi effettuati durante la fase di sperimentazione. Tuttavia, il profilo di sicurezza viene continuamente monitorato anche dopo l’autorizzazione. Proprio per questa importante ragione, anche il vaccino Janssen ha un monitoraggio che viene aggiornato con le ultime verifiche fatte. Sulla base dei dati attualmente disponibili, gli esperti hanno riscontrato un’associazione con i casi di trombosi denunciati.

Tale relazione è stata riscontrata sempre in soggetti di età inferiore a 60 anni e prevalentemente nelle donne.  Dunque, l’Ema ha valutato l’effettiva possibilità di poter aggiungere questo vaccino, il quarto per l’Unione Europea. In effetti, visto il rapporto rischi/benefici, Jhonson & Jhonson può essere utile alla campagna vaccinale. Mentre, ai fini della sicurezza e della salute, viene aggiornato il bugiardino del vaccino con le informazioni di sicurezza contenute anche nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.

Qui vengono indicati i possibili eventi di tromboembolismo in sedi inusuali. Infatti, sono stati registrati diversi casi, ma parliamo sempre di casi rari. Fra questi si riscontrano: trombosi venosa dei seni cerebrali, trombosi splancniche e arteriose. A queste possibili controindicazioni, vengono associati a trombocitopenia. Dunque, vengono adeguate le possibilità di inoculare il vaccino in modo tale da non rallentare la campagna vaccinale, ma riducendo i rischi di avere degli effetti indesiderati.

Inoltre, viene anche predisposta una nota Informativa importante per gli operatori sanitari. Ma, sulla base delle attuali stime di incidenza che indicano l’estrema rarità degli eventi sopra descritti, il parere della Cts resta favorevole al vaccino anche in Italia. Infatti, la cosa più importante per i medici è riuscire a immunizzare il maggior numero di persone nel minor tempo possibile. Dunque, visto che il bilancio dei benefici supera di gran lunga quello del rischio, il vaccino Janssen si conferma complessivamente positivo.

Si tratta di una buona notizia perché, il vaccino è sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave, ospedalizzazione e riduce notevolmente il rischio di morte connesso al COVID-19. Inoltre, la Commissione tecnica scientifica tiene anche conto delle analogie esistenti tra i vaccini Janssen e Vaxzevria. Infatti, sia per quanto riguarda le piattaforme utilizzate, cioè l’utilizzo di un vettore adenovirale in entrambi i casi, che per la tipologia di eventi, in particolare quella relativa al quadro clinico e all’età di insorgenza, si ritiene che al momento per i due vaccini debbano essere previste le stesse condizioni di utilizzo.

Proprio per queste ragioni, l’italiana Aifa in collaborazione con l’Ema, continueranno un’attenta valutazione di qualsiasi segnale di sicurezza anche al fine di formulare eventuali ulteriori raccomandazioni. Tuttavia è bene ricordare come, nella società moderna, a seguito dei vaccini che sono stati scoperti abbiamo ottenuto un allungamento della vita media, ma anche di maggiori possibilità di cure.

Purtroppo, a causa della diffusione di informazioni provenienti da fonti poco attendibili, molte persone oggi sono sempre più convinte che la scelta migliore sia quella di non vaccinare i propri figli. Si tratta dei famosi “no vax”. Questo perché spesso i vaccini sono percepiti come pericolosi e inutili. In realtà, stiamo vedendo con questa emergenza sanitaria, come grazie al vaccino è possibile creare una protezione contro il Covid-19. Ovviamente è ancora molto difficile combattere la diffidenza diffusa dei cittadini.





Articoli Correlati