Covid, a Latina paura per la variante indiana. D'Amato: "Vasta indagine in corso"

Covid, a Latina paura per la variante indiana. D'Amato: "Vasta indagine in corso"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 26-04-2021 00:00

CRONACA - Si teme per i lavoratori agricoli di religione Sikh, la seconda comunità più grande in Italia: si tratta di circa 15.000 persone. L'assessore regionale: "Stiamo inviando i test allo Spallanzani"

Alessio D'Amato

Un'intera comunità con il fiato sospeso. E' quella dei lavoratori agricoli indiani di religione Sikh della provincia di Latina, soprattutto residenti nei borghi attorno al capoluogo e a Sabaudia, Bella Farnia e Borgo Hermada. La seconda comunità per dimensioni in Italia, circa 15mila i censiti dall'Istat, indispensabile per le tante aziende agricole della zona, ma spesso abbandonata e poco integrata nei servizi assistenziali durante la pandemia. E oggi, con l'esplosione della variante indiana, nell'occhio del ciclone per i rischi correlati.

"Al momento non ci sono persone che sono tornate dall'India e che non hanno fatto la quarantena, ma la situazione Covid è grave", spiega all'Adnkronos Salute Marco Omizzolo, sociologo Eurispes e da sempre impegnato in prima linea nel denunciare i problemi della comunità indiana.

L'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, pochi minuti fa ha diramato una nota stampa ed ha annunciato: "E’ in corso a Latina una vasta indagine epidemiologica nei confronti della comunità Sikh che opera prevalentemente nel settore agricolo.

E’ stata offerta massima collaborazione grazie alla straordinaria opera di mediazione del Prefetto di Latina in costante collaborazione e cooperazione con la Asl e le autorità religiose. I test sono stati inviati all’Istituto Spallanzani per i sequenziamenti per verificare ipotesi di varianti. Siamo in attesa dei risultati e sono in costante contatto con la Asl e il Prefetto per valutare l’evolversi della situazione".





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