Covid, la curva dei contagi si piega. La Ciociaria dopo due mesi rivede il giallo

Covid, la curva dei contagi si piega. La Ciociaria dopo due mesi rivede il giallo
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 22-04-2021 00:00

CRONACA - Da lunedì tutta la Regione si avvia a ripartire. Spostamenti, aperture, scuole: ecco cosa cambia. Al bar solo seduti all'aperto, ancora vietato il caffè al banco. Carcere per chi falsifica il pass vaccinale. Coprifuoco posticipato e ristoranti fruibili anche al chiuso: doppio "No" di Draghi a Salvini. E la Lega non vota il provvedimento. [SCARICA IL DECRETO]

Nella giornata di ieri, 21 aprile, sono stati effettuati 1851 tamponi in Provincia di Frosinone. Continua la discesa dei contagi in Ciociaria dove si registrano "solo" 74 nuovi casi positivi. Il tasso tra i tamponi effettuati e nuovi positivi è di 3,99.I negativizzati sono 106. Si registrano tre decessi nelle ultime 24 ore di residenti provincia di Frosinone: un uomo di 76 anni di Supino, un uomo di 81 anni di Veroli e una donna di 77 anni di Alatri.

Numeri che fanno ben sperare la Ciociaria che, dopo due mesi di zona rossa e arancione, torna a vedere il giallo. Tutto il Lazio, a partire da lunedì, dovrebbe essere in zona gialla. Significa cioè che riaprono i ristoranti all'aperto, i teatri e i musei. Per la scuola presenza minima in aula al 70%. Riaprono anche i bar. Ma anche in questo caso, solo all'aperto: al massimo in 4, seduti al tavolino. Non sarà possibile ancora per tutto il mese di maggio prendere il caffè al banco.

Per quanto riguarda gli spostamenti saranno consentiti quelli tra le regioni gialle, ma si potrà circolare anche tra quelle rosse o arancioni, bisogna però avere il pass vaccinale. Per il pass vaccinale bisognerà avere in tasca un test negativo (non quelli salivari, ancora non riconosciuti) oppure dimostrare di avere completato il ciclo vaccinale o la guarigione dal Covid. Per chi falsifica tali documenti, il decreto rinvia alle sanzioni previste dal codice penale: le pene di reclusione indicate dal codice sono aumentate di un terzo.

Si potrà andare a trovare amici e parenti. Naturalmente, vietate restano le feste. In una stessa casa, oltre alle persone che vi abitano, potranno essere ospitati non più di quattro visitatori con i bambini. Resta confermato il coprifuoco alle 22 almeno per tutto il mese di maggio. Così come resta vietato cenare o pranzare al chiuso. Due misure che non sono piaciute a Matteo Salvini, che molto si stava battendo per far eliminare il coprifuoco da subito. Draghi non ha ceduto e la Lega non ha votato il provvedimento.

"Chiediamo di dare fiducia agli italiani che hanno dimostrato per un anno pazienza e rispetto delle regole. Non potevamo votare un decreto che continua a imporre troppi divieti", dice il segretario della Lega che non è riuscito a far passare lo spostamento di un’ora del coprifuoco (dalle 22 alle 23) e l’anticipo a maggio della ripresa dell’attività dei ristoranti al chiuso.

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