Presunte consulenze, la Corte dei Conti archivia il "caso Abbruzzese"

Presunte consulenze, la Corte dei Conti archivia il "caso Abbruzzese"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 13-04-2021 00:00

CRONACA - L'ex presidente del Consiglio regionale: "La decisione appena consegnatami ha reso giustizia di anni  e anni di infondate  'attenzioni' sulla mia carica di Presidente  della Regione Lazio  cui ho dedicato  il massimo impegno e trasparenza"

La procura  della Corte dei Conti  ha appena comunicato che in data 9 aprile 2021 è stata disposta l’archiviazione del fascicolo istruttorio in oggetto indicato a carico di Mario Abbruzzese ed altri per le presunte consulenze  che sarebbero  state  affidate dall’ufficio di Presidenza  Presieduto da Mario Abbruzzese.

L’accusa imputava  che il Presidente del Consiglio Regionale Mario Abbruzzese  con abuso dei suoi poteri in seno al relativo Ufficio di Presidenza, simulando la necessità  di avvalersi di professionisti esterni alla compagine dell’ente per opere intellettuali asseritamente  indispensabili per i propri compiti istituzionali e non altrimenti reperibili nelle risorse interne, e all’uopo conferendo consulenze su una fittizia e generica attività di supporto del presidente in tema di interazione tra Regione e Stato  

Mario Abbruzzese,  affidatosi alla difesa dell’avv. Massimo Di Sotto  aveva formulato  specifiche osservazioni nell’ambito dell’istruttoria della Procura contabile 

Prima di tutto osservando che  la procura aveva attribuito valenza ammistrativa  ad atti  che non lo sono, perché  hanno una diversa finalità istituzionale  propria del’Ufficio di Presidenza  e dei relativi componenti. In sostanza non si poteva neppure ipotizzare un’attività amministrativa e, quindi, prospettarne  una qualsivoglia ipotesi di correlato  danno o responsabilità.

In questo senso fondamentale è  la distinzioni  di ruolo e funzioni tra l’ufficio di Presidenza  e la struttura burocratica del Consiglio Regionale .

L’azione oggetto  dell’indagine non era quindi sindacabile a termini  di responsabilità erariale in ragione delle specifica finalità, trattandosi di incarichi relativi alle prerogative istituzionali  del Presidente del Consiglio Regionale e degli altri componenti dell'UdP,  no di funzioni  amministrative

Né poteva ritenersi secondo la difesa di Abbruzzese che l’attività di consulenza potesse limitarsi a mere relazioni finali, pure presenti,  omettendo tutta l’attività svolta in presenza presso Presidenza.

Gli incarichi, quindi, non erano semplici affidamenti burocratici ma conferiti nell’ambito dei fini istituzionali dell’ufficio di Presidenza, erano stati svolti e compensati secondo norma.

Oggi è intervenuta  l’archiviazione  del fascicolo  che ha reso ragione  a Mario Abbruzzese.

Così ha commentato Abbruzzese: "La decisione appena consegnatami ha reso giustizia di anni   e anni di infondate  “attenzioni “ sulla mia carica di Presidente  della Regione Lazio  cui ho dedicato  il massimo impegno e trasparenza, come finalmente ho visto riconoscere. Un particolare ringraziamento all’avvocato Massimo Di Sotto  che in questi anni mi ha sostenuto con grande professionalità".

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