Covid, nel Lazio aumentano decessi e terapie intensive

Covid, nel Lazio aumentano decessi e terapie intensive
di Biasucci Marco - Pubblicato: 12-04-2021 00:00

CRONACA - Oggi sono tornate a casa una madre e sua figlia. Entrambe sono state ricoverate alcune settimane all'ospedale Spaziani di Frosinone. Le due donne sono state sottoposte a terapia endovenosa con farmaco antivirale. D'Alessandro: "Vediamo una luce in fondo al tunnel"

Oggi su oltre 9 mila tamponi nel Lazio (-6.700) e oltre 5 mila antigenici per un totale di circa 15 mila test, si registrano 1.057 casi positivi (-618), 37 i decessi (+18) e +1.012 i guariti. Aumentano i decessi e le terapie intensive, mentre diminuiscono i casi e i ricoveri. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 11%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale è al 7%. I casi a Roma città sono a quota 500.

Nelle province si registrano 199 casi e sono dieci i decessi nelle ultime 24h. Nella Asl di Latina sono 117 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 73 anni con patologie. Nella Asl di Frosinone si registrano 35 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. Si registrano quattro decessi di 56, 66, 74 e 79 anni con patologie.

ASL FROSINONE

Intanto dalla Asl di Frosinone è arrivata in giornata una lieta notizia: sono tornate a casa una madre e sua figlia. Entrambe sono state ricoverate durante varie settimane nel reparto Medicina COVID dell’Ospedale Spaziani di Frosinone. Le due donne sono state sottoposte a terapia endovenosa con farmaco antivirale.

"Usiamo la terapia antivirale in una precisa fase evolutiva della Sars cov 2 – spiega la dottoressa Rosalba Cipriani – vale a dire, all’inizio della malattia quando i pazienti hanno ancora buoni flussi di ossigeno".

Insieme agli infermieri del reparto, la dottoressa Cipriani ha deciso di mettere le due donne nella stessa stanza, per sostenersi a vicenda nei momenti più bui della sofferenza.

Oltre alla terapia antivirale, la professionalità e la sensibilità degli operatori sanitari, l’affetto e la vicinanza hanno aiutato madre e figlia a superare la malattia.

Pierpaola d’Alessandro, direttrice generale della ASL,  dichiara: "Vediamo una luce in fondo al tunnel e la luce ce la fa intravedere il grande lavoro di squadra che sta facendo tutta la sanità pubblica e privata, di operatori capaci e instancabili, la coesione con i sindaci di tutto il territorio e il rapporto di fiducia con la cittadinanza che sempre più ci segue e ci supporta".





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