Gli studenti rispondono al suono della campanella: rientrano in 2.719

Gli studenti rispondono al suono della campanella: rientrano in 2.719
di autore Redazione - Pubblicato: 30-03-2021 00:00

IL FATTO - Oggi a Cassino gli alunni sono tornati in classe: circa un migliaio le assenze. Salera rivendica la scelta: "Sbagliato dire che non aveva senso aprire la scuola solo per due giorni"

Sono stati in 2719 i bambini delle scuole dell’Infanzia e della Primaria a varcare questa mattina i portoni d’ingresso dei rispettivi edifici scolastici nei tre circoli didattici della città di Cassino. Gli assenti, soprattutto nella fascia di età dei più piccoli, sono stati 1038. Hanno usufruito della mensa 709 alunni degli 850 iscritti. Alla San Benedetto su 210 alunni hanno risposto “presente” 149.

I dati evidenziano come fosse largamente maggioritaria la volontà dei genitori favorevoli a far tornare i loro figli a scuola, interrompendo così, pur se solo per due giorni, un periodo di lunga lontananza dai compagni.

L’assessore alla Pubblica Istruzione, la prof.ssa Maria Concetta Tamburrini, si dice contenta della risposta alta, opportuna ed adeguata della maggioranza dei genitori, pur rispettando quelli che hanno fatto una scelta diversa. “Il dato delle presenze – ha detto – conferma quanto sia ritenuta importante dalle famiglie la presenza a scuola dei loro bambini che hanno bisogno di stare con i compagni. Certo, non mancano le preoccupazioni in ciascuno di noi per il pericolo del virus in agguato, ma i pericoli sono altrove, non nelle aule scolastiche dei bambini. Privarli di un sacrosanto diritto è sbagliato”.

Da parte sua, il sindaco, Enzo Salera, ha detto: “ Rispetto la decisione diversa assunta dai colleghi che con specifiche ordinanze hanno prorogato il rientro a scuola, ma ritengo sia sbagliato dire che non aveva senso aprire le scuole per soli due giorni. Per i nostri ragazzi, ancor più per i più piccoli, il ritrovarsi nella loro scuola con i compagni con cui non stavano da troppo tempo, è motivo di gioia, un momento bello del loro vivere quotidiano, oltre che un loro diritto. Senza dimenticare che il pericolo non sta nelle loro aule”.

Riguardo poi alla scelta da lui operata, il Sindaco ha ritenuto un atto dovuto il rispetto dell’ordinanza regionale, richiamata dalla Prefettura, in assenza di elementi e di dati che ne giustificassero la non applicazione nella nostra Città.





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