Ecco perchè Johnson & Johnson si potrà inoculare in farmacia e in ambulatorio

Ecco perchè Johnson & Johnson si potrà inoculare in farmacia e in ambulatorio

RUBRICHE - Tutti in attesa del siero monodose, grazie al quale l’Italia si aspetta una spinta vigorosa per la campagna vaccinale contro il Coronavirus. Angelo Franchitto nella sua consueta rubrica di approfondimento ci spiega perchè, e come funziona

<strong>Angelo Franchitto<br></strong>
Angelo Franchitto

Conoscere è il vero vaccino

Siamo tutti in trepidante attesa del vaccino Johnson & Johnson, il siero monodose, grazie al quale l’Italia si aspetta una spinta vigorosa per la campagna vaccinale contro il Coronavirus. Ma attenzione, il vaccino (già approvato da Ema e da AIFA), non è previsto prima della seconda metà di aprile. Infatti, solo tra alcune settimane vedremo arrivare le prime dosi di questo vaccino nel nostro paese. Tuttavia sappiamo anche che, almeno all’inizio, si tratterà di quantità limitate. Infatti le dosi che entreranno in Italia e in Europa, andranno ad aumentare tra maggio e giugno. Johnson & Johnson è il quarto vaccino approvato dall’Ema dopo l’ormai celebre Pfizer-BioNTech, il Moderna e AstraZeneca. Si tratta soprattutto di ulteriori dosi che diventano indispensabili per raggiungere le 500 mila inoculazioni al giorno.

Questo è, infatti, l’obiettivo fissato dal commissario per l’Emergenza Covid, il Generale Francesco Figliuolo. Dunque parliamo di poche dosi di vaccino in più, ma importanti per vedere realizzato il piano vaccinale italiano. Sicuramente questo è anche un vaccino che aumenterà immediatamente il numero degli immunizzati. Infatti, essendo monodose, un vaccino significa una persona imimmunizzata. Ma volendo cercare di capire meglio com’è fatto questo vaccino e come funziona, parliamo brevemente di quelle che sono le sue caratteristiche.

Dalle informazioni che abbiamo, il vaccino Johnson & Johnson è costituito da un adenovirus modificato. Ciò significa che la particella di un virus inattivo contiene però il gene che serve per la produzione della proteina Spike di Sars-CoV-2. Dopodiché, una volta somministrato il vaccino, questa proteina va a stimolare il sistema immunitario all’interno del nostro organismo.

Come risposta a questa stimolazione, il sistema immunitario inizierà a produrre gli anticorpi e, inoltre, andrà ad attivare anchr i globuli bianchi per bersagliare la proteina introdotta dal virus. Una cosa molto importante da sapere è che l’adenovirus contenuto nel vaccino non ha la capacità di riprodursi all’interno delle nostre cellule e dunque non causa malattie, ne ci rende positivi al test del Covid. Il fine ultimo del vaccino è quello di stimolare il nostro sistema immunitario a produrre gli anticorpi senza dover affrontare la malattia. In questo modo, i soggetti vaccinati non si ammalano, oppure possono contrarre la malattia nella forma più leggera.

Ma volendo indagare meglio su chi è la Johnson & Johnson diciamo che si tratta di una società farmaceutica multinazionale statunitensfondata nel 1886. La società americana si occupa della produzione di farmaci, apparecchiature mediche e prodotti per la cura personale e di automedicazione. La sede centrale, o il quartier generale della società che produce il vaccino si trova a New Brunswick, nel New Jersey. Inoltre, parliamo di una società, le cui azioni sono quotate presso la Borsa di New York e fanno parte dell’indice Dow Jones Industrial Average. La Johnson & Johnson ha anche una divisione prodotti di consumo, sempre nel New Jersey, a Skillman. Parliamo di una società chr comprende circa 250 filiali che operano in 60 diversi stati.

Dagli studi dell’Fda negli Stati Uniti è emerso che questo vaccino della Johnson & Johnson è efficace al 72 per cento nel prevenire tutti i casi di covid-19 e all’86 per cento nel prevenire forme acute della malattia. Anche se resta la possibilità che una persona malata si infetti, ci sarebbero molte meno possibilità che questa abbia bisogno di essere ricoverata o che muoia di covid-19.

Il vaccino è stato testato anche in Sudafrica. Questo paese sta affrontando una nuova ondata nella quale sta dilagando una nuova e più contagiosa variante. Infatti, proprio qui è stata scoperta quella che viene chiamata variante sudafricana. I risultati  dei test hanno permesso ai ricercatori di scoprire che il vaccino della Johnson & Johnson, il quale ha un’efficacia dell’82 per cento nel prevenirne le forme gravi della malattia. Inoltre il vaccino protegge anche contro la variante inglese e quella brasiliana.

Secondo l’attuale  piano vaccinale, AstraZeneca e Johnson & Johnson sono i vaccini che potranno essere somministrati nelle farmacie già a partire nelle prossime settimane. Questo sarebbe un modo per velocizzare la campagna vaccinale. Ma non è l’unica idea. Infatti, i medici di famiglia hanno deciso di confrontarsi con il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, il generale Francesco Figliuolo, per discutere del piano vaccini in Italia.

Incrementare il numero delle dosi inoculate giornalmente passa dalle mani dei medici di medicina generale. Proprio per questo sono decisi a proporsi perché siano destinatari principali delle fiale monodose di Johnson & Johnson. Potrebbe essere questo un modo per velocizzare la campagna vaccinale. Per questo motivo i medici di famiglia sono intenzionati a chiedere che il governo fornisca a loro il vaccino Johnson & Johnson.

Perché inoculare questo vaccino in ambulatorio?

In primo luogo perché si tratta di un farmaco molto maneggevole, che può essere tenuto in un normale frigorifero. Inoltre viene preso in considerazione anche il fatto che, prevedendo una sola dose, questo vaccino può semplificare di molto la procedura vaccinale.





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