Acquista la play station su facebook, ma era una truffa: denunciato un 21enne

Acquista la play station su facebook, ma era una truffa: denunciato un 21enne
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 11-03-2021 00:00

CRONACA - Un ragazzo di Pontecorvo aveva versato 180 euro sul conto senza mai ricevere nulla. I carabinieri della Compagnia di Pontecorvo hanno inoltre scoperto una frode informatica. Ecco di cosa si tratta

Nella giornata di ieri, a Pontecorvo, i militari della locale Stazione Carabinieri, a conclusione di attività di indagine, identificavano e deferivano in stato di libertà un 21enne della provincia di Napoli, con precedenti per reati contro il patrimonio, perché responsabile di "truffa".

Il giovane, tramite un annuncio di vendita su facebook di una play station PS4, riusciva a farsi accreditare sulla propria carta poste pay la somma di euro 180 per la relativa compravendita da una 21enne del posto, senza mai spedire la merce.

Sempre ieri, ad Arce, i militari della locale Stazione Carabinieri, a conclusione di una speditiva attività investigativa, hanno invece denunciato quattro persone, due donne della provincia di Napoli di 25 e 21 anni e due uomini di 25 e 20 anni, rispettivamente della provincia di Napoli e Teramo, per "frode informatica in concorso", effettuata con la tecnica dello "smishing" (ossia frodi commesse con l’invio di sms).

Le indagini consentivano di accertare la complessa attività posta in essere dai prevenuti, in particolare due di essi si occupavano di inviare un sms alla vittima, una 47enne del posto, con un link che rimandava ad una falsa pagina di Poste Italiane, ove essendo la vittima correntista, le veniva richiesto di inserire i codici del proprio conto per problemi sull’utilizzo del conto corrente on line.

Non appena inseriti i codici, giungeva alla vittima una telefonata con prefisso “02”, che faceva ulteriormente cadere nel tranello la malcapitata che credeva si trattasse effettivamente di operatori di Poste Italiane che le chiedevano di comunicare i codici dispositivi, utilizzati poi da truffatori per effettuare le transazioni. Così facendo i denunciati riuscivano a sottrarre dal conto della donna circa 4000 euro.

E' stato inoltre accertato che i soldi prelevati alla vittima erano accreditati sui conti correnti intestati a due dei quattro complici, con la causale “addebito per ricarica ricorrenze” e che la chiamata con quel prefisso “02” veniva effettuata tramite un call center virtuale che, con la sola iscrizione di un telefono cellulare, consente di effettuare chiamate mediante un numero di rete fissa ad esso associato.

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