Zingaretti: "Non ci sarà alcun ripensamento sulle dimissioni"

Zingaretti: "Non ci sarà alcun ripensamento sulle dimissioni"
di autore Redazione - Pubblicato: 05-03-2021 00:00

POLITICA - Il segretario fa sapere che la scelta di lasciare la guida del Pd è irrevocabile: "Io continuerò a fare il presidente della regione Lazio". La sponde dell'ex premier Conte: "Nicola è un leader solido e leale, che è riuscito a condividere, anche nei passaggi più critici, la visione del bene superiore della collettività"

Nicola Zingaretti e Giuseppe Conte

"Nei prossimi giorni andrò a rinnovare la tessera del PD per il 2021, perché rimango convinto che sia la grande forza popolare che può garantire a questo Paese il buon governo e l’alternativa alle destre che cavalcano i problemi e non li risolvono".

A parlare, il giorno dopo l'annuncio delle dimissioni, è il segretario del Pd Nicola Zingaretti. Che dice: "Il Governo Draghi è forte e andrà avanti. Per quanto riguarda me, la questione non è quella di un mio ripensamento: non è un tema di ripensamento che non c’è e non ci sarà. Piuttosto penso debba essere il gruppo dirigente a fare un passo in avanti nella consapevolezza di avere un confronto più schietto, franco e plurale ma anche solidale sul ruolo del Pd, sui valori di riferimento, sulla nostra idea dell’Italia e dell’Europa. Io non ce l’ho fatta ad ottenerlo, perché più che il pluralismo ha prevalso la polemica. Ho fatto dunque un passo di lato".

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"Spero - conclude Zingaretti - che ora questo confronto sia possibile. Continuo a fare e continuerò a fare il presidente della mia Regione. Stamattina a Torre Gaia, nella periferia di Roma, abbiamo inaugurato nuovi spazi pubblici e servizi per i cittadini. Dirò la mia e parteciperò alla vita politica. Mi auguro che questo mio gesto aiuti il Pd a ritrovare quella voglia di discutere anche con idee diverse ma con più solidarietà, più rispetto e più efficacia per amore dell’Italia".

L'ex premier Giuseppe Conte, intanto, dalla sua pagina Facebook dice: "Le dimissioni di Nicola Zingaretti non mi lasciano indifferente. Seguo con rispetto e non intendo commentare le dinamiche di vita interna del Partito Democratico. Ma rimango dispiaciuto per questa decisione, evidentemente sofferta. Non avevo avuto occasione, prima della formazione del governo precedente, di conoscerlo. Successivamente, ho avuto la possibilità di confrontarmi con lui molto spesso, in particolare dopo lo scoppio della pandemia. Ho così conosciuto e apprezzato un leader solido e leale, che è riuscito a condividere, anche nei passaggi più critici, la visione del bene superiore della collettività".





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