POLITICA - Parla l'attivista Emiliano Fionda
In pochi, fino a qualche anno fa, scommettevano sul successo della Lega. Eppure nel volgere di pochi mesi, il partito ha ottenuto un ampio consenso: anche all’ombra dell’Abbazia. L'exploit elettorale non ha però mai consentito la ramificazione di un partito solido, con una classe dirigente all’altezza. I coordinatori locali sono saltati uno dopo l’altro, come se nulla fosse. Molti giovani, in dissenso, se ne sono andati ed hanno sbattuto la porta.
Ricapitoliamo un po’ di storia. Lo facciamo con i numeri, che hanno una loro forza intrinseca: 2957 preferenze scorse Amministrative, 7069 preferenze alle scorse Europee. Eppure a Cassino la Lega non c'è.
“Un Partito che da uno scarso 3% alle Elezioni Comunali 2016 è arrivato a un superlativo 34% alle scorse Europee si deve assumere le varie responsabilità che l'Elettorato gli ha dato”.
A parlare è l’attivista Emiliano Fionda, già candidato del Carroccio alle scorse comunali, che spiega: “Oggi nella Lega si discute per trovare posizioni, candidature eccellenti che non ci sono più attraverso raccomandazioni ad personam; non si parla mai di meritocrazia, di chi si è battuto sul campo dalle prime ore, di tesseramento, di Congresso, di Segreteria Politica locale ma sembra una gara a chi nomina più responsabili dall'alto senza consultazioni con metodi nepotistici e neo-feudali”.
“Da svariati mesi - evidenzia Fionda - il metodo politico arcaico e assolutistico (il male politico assoluto) si è messo nuovamente in opera coordinando una transumanza politica di bassa "Lega". Per riportare la centralità politica a valori condivisibili, quindi su un binario costruttivo, ci vogliono persone, metodi e ruoli diversi dagli attuali; no al ritorno dei dinosauri, si a volti nuovi su base di consenso politico e democratico per la costituzione degli organi collegiali di indirizzo politico. Se Salvini conoscesse tutto questo "modus operandi" sicuramente commissarierebbe il partito”.
Quindi, che fare? Certamente non è la resa la soluzione. Tutt’altro. Fionda spiega che “l'ultima opportunità politica è il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, che potrebbe, nel suo ruolo di Coordinatore Provinciale (super partes), non avendo interessi diretti sul territorio, permettere il consolidamento organizzato della Lega a Cassino operando in maniera propositiva, costruttiva e nel rispetto delle persone”.
Certamente, il non detto è che se la Lega vuole davvero risorgere come l’Araba Fenice nella città martire, deve farlo a partire da una nuova classe dirigente, da uomini nuovi.
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