Antifascismo e Foibe, si riaccende il dibattito

Antifascismo e Foibe, si riaccende il dibattito
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 08-02-2021 00:00

POLITICA - Dopo l'intervento di Angela Abbatecola di FdI, interviene l'esponente del Pd Mirco Savelli: "Sono amareggiato dal fatto che si equiparino vicende che sul piano storico sono radicalmente diverse"

"Fratelli d’Italia non perde occasione di trascinare questa Città nella polemica più sterile che si sia mai vista sia politicamente che storicamente e francamente mi dispiace molto. Sono amareggiato dal fatto che si equiparino vicende che sul piano storico sono radicalmente diverse e soprattutto si colga l’occasione perfino di incolpare il Sindaco di non volere la riconciliazione nazionale, come se dipendesse da lui farsi promotore assoluto ed indiscusso di una tale opera".

A parlare è Mirco Savelli, giovane attivista del partito democratico di Cassino che, a proposito delle polemiche dei giorni scorsi, spiega: " Trovo tutto questo francamente imbarazzante ed irrispettoso verso la nostra Città. Bene ha fatto invece il primo cittadino, nella sua funzione di rappresentante delle istituzioni, a sposare la proposta di adesione all’anagrafe antifascista ed invitare i cittadini a firmare il disegno di legge di iniziativa popolare presso il comune. Sono sicuro che i fratelli d’Italia ne capiranno lo spirito, però mi permetto comunque di dare la mia chiave di lettura, non si sa mai".

Quando si parla di antifascismo si richiamano i valori della pace e della democrazia, contro la repressione fisica del diverso pensiero. Questi sono i valori fondanti perfino per i “Patrioti”, come amate chiamarvi durante i comizi quindi non capisco lo scandalo rispetto al fatto che il massimo rappresentante delle istituzioni della Città, nell’esercizio delle proprie funzioni, aderisca ad una proposta di legge che punta ad unire il Reato di apologia del fascismo e la legge Mancino.

Oppure posso dedurre che Fratelli d’Italia la pensi diversamente? Mi farebbe estremamente piacere invece che il maggiore partito della destra nazionale, che eredita tante delle qualità che aveva la destra sociale, facesse proposte sul piano delle idee per lo sviluppo del territorio e per affrontare la sfida del recovery fund, invece che polemizzare sulle tendenze da soviet del sindaco Salera, peraltro persona perbene e sempre aperta al dialogo, focalizzato sugli obiettivi di medio e lungo periodo non di certo sulle polemiche inutili. Cassino, come tutta l’ Italia ha bisogno della responsabilità di tutte le forze politiche, nel giusto e doveroso rispetto delle diversità di opinione e di ruoli.





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