Centro studi internazionale, occorrono 700.000 euro

Centro studi internazionale, occorrono 700.000 euro
di autore Redazione - Pubblicato: 03-02-2021 00:00

CASSINO - Questa mattina la riunione in Comune per fare il punto sull'ex Onmi. Monito del sindaco Salera: "Non c'è più tempo da perdere"

Un aggiornamento sullo stato dell’iter che dovrà portare alla creazione di un centro studi internazionale nella sede dell’edificio dell’ex Onmi è stato fatto questa mattina nella sala giunta del Comune. Il sindaco, Enzo Salera, si è incontrato, infatti, con gli architetti Carlo Maria Sadich, Giacomo Bianchi, Diego Collareda, Simone Ombuen, professore di urbanistica, quest’ultimo presso l’Università “Roma tre”. Presente anche l’ex consigliere comunale Antoine Tortolano, convinto assertore della validità del progetto ed impegnato, nel ruolo che gli può competere, nella sua concretizzazione.

La riunione di questa mattina ha fatto seguito ad un’altra precedente tenutasi a Roma nella sede dell’ambasciata di Polonia con l’ambasciatrice Anna Maria Anders, figlia del generale sepolto nel cimitero militare polacco a Montecassino.

Il Sindaco ha ricordato che l’edificio dell’ex Opera Nazionale Maternità ed Infanzia di via Abruzzi è stato tolto dall’elenco del piano delle alienazioni, cui era stato inserito in un primo tempo, ma ha sollecitato la definizione di un preciso cronoprogramma. “Sarebbe sbagliato – ha detto – trascinare per un tempo indeterminato una questione cui teniamo tutti ma alla quale dobbiamo lavorare senza dilazionare la cosa oltre il tempo strettamente necessario”.

Si è quinti affrontato il problema dei costi con il quale, come si sa, bisogna sempre fare i conti. L’architetto Sadich ha fatto riferimento ad uno schema di recupero dello stabile, vecchio edificio in muratura da adeguare anche alla normativa antisismica attuale, quantificando il recupero completo per una somma che non dovrebbe discostarsi di molto dai 700 mila euro.

L’impegno ribadito è stato di continuare a lavorare, ai vari livelli, in raccordo con l’ambasciata di Polonia e con lo Stato Maggiore dell’Esercito nella persona del generale Poli, per proseguire nell’iter intrapreso.





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