Cassino, niente tampone a tremila studenti. Merino pronto a portare il caso in Parlamento

Cassino, niente tampone a tremila studenti. Merino pronto a portare il caso in Parlamento
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 18-01-2021 00:00

IL FATTO - Il dirigente scolastico dell'Itis "Majorana" chiede delucidazioni alla Asl di Frosinone e alla regione Lazio sulla disparità di trattamento avvenuta e perchè gli alunni degli istituti tecnici della città martire sono stati esclusi dalla campagna di screening

Il dirigente scolastico dell'Itis di Cassino Pasquale Merino

Non solo la manifestazione degli studenti del liceo Classico "Carducci". A Cassino, il giorno del rientro a scuola delle superiori, è caratterizzato anche da un'altra protesta. Quella dell'Itis "Majorana" e più in generale degli istituti tecnici. Ad alzare la voce in questo caso non sono gli studenti, ma direttamente il preside dell'istituto tecnico "Majorana" Pasquale Merino che ha scritto alla Asl di Frosinone e alla regione Lazio nella persona del presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini e del presidente della regione Nicola Zingaretti chiedendo delucidazioni sul perchè gli studenti degli istituti tecnici sono stati esclusi dalla campagna di screening. E minaccia di far arrivare il caso in Parlamento se non otterrà valide motivazioni.

Spiega Merino: "L’azienda sanitaria di Frosinone, agli inizi del mese di Gennaio 2021, ha iniziato ad effettuare tamponi anticovid sulla popolazione studentesca della città di Cassino in vista della ripresa delle attività didattiche in presenza per il giorno 11 gennaio 2021. I primi studenti che hanno ricevuto dette prestazioni gratuite sono stati quelli del Liceo Classico “Carducci” di Cassino tra il giorno 4 e il 5 gennaio 2021 presso il “drive in” di Cassino.


L'apertura delle scuole è stata poi posticipata al 18 gennaio intanto nei giorni 13, 14 e 15 gennaio 2021 l'Asl di Frosinone procedeva ad effettuare tamponi gratuiti , questa volta agli alunni del
Liceo Scientifico “Pellecchia” di Cassino con una unità mobile ubicata direttamente all’interno della scuola citata".


Ecco che arrivano però le noti dolenti. Scrive Merino nella nota alla Asl: "Gli studenti dell’ I.T.I.S. “Majorana” di Cassino, circa 1150 studenti , come quelli dell’ I.I.S. “San Benedetto, del Liceo pedagogico “Varrone” , e dell’I.I.S. “Medaglia d’oro” di Cassino , sono stati esclusi da detta prestazione senza alcun giustificazione da parte dell’A.S.L.. Anzi alla richiesta formale e verbale al Dirigente dell’ASL in epigrafe da parte di una delle scuole superiori escluse è stato risposto che i Dirigenti scolastici ovvero le famiglie degli alunni (circa 3.000) dovevano provvedere ai tamponi ai ragazzi in vista della ripresa delle lezioni in presenza del 18 gennaio".


Gli alunni esclusi hanno rivolto al preside Merino alcune delle domande che il dirigente "sottopone" direttamente alla Asl e alla Regione. Uno degli alunni domanda: "Sig. Preside perché l’A.S.L. di Frosinone ha fatto i tamponi solo ai nostri amici del Liceo classico “Carducci” e Liceo Scientifico “ Pellecchia “ di Cassino e, a noi che frequentiamo istituti tecnici, professionali e pedagogico di Cassino non li hanno fatti ?" E ancora: "Siamo tre fratelli che studiano e non abbiamo il coraggio di chiedere ai nostri genitori 80 euro ciascuno per farci il tampone".

Quindi Merino affonda i colpi: "Circa 3000 ragazzi sono rimasti esclusi da questa campagna di screening. Non si comprendono i criteri adottati dall’Asl di Frosinone , in vista dell’apertura delle scuole il 18 gennaio di effettuare i tamponi solo ai ragazzi dei due licei. Forse gli altri sono studenti di “ serie B” ? Inoltre si rammenta alle SS.LL. che la maggior parte dei
ragazzi che frequentano le scuole superiori di Cassino prendono la mattina gli stessi mezzi pubblici. Sono pronto a sottoporre all’attenzione di alcuni parlamentari della nostra Repubblica la violazione di un principio Costituzionale per procedere a interrogazioni ai Ministri competenti".





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