Tornano i buoni spesa. Ecco quanti soldi avrà a disposizione ogni comune

Tornano i buoni spesa. Ecco quanti soldi avrà a disposizione ogni comune
di autore Redazione - Pubblicato: 03-12-2020 00:00

LAZIO - Saranno ancora una volta le amministrazioni locali a gestire le risorse da destinare ai più bisognosi. La Regione ha stanziati i fondi: a Cassino arrivano circa 120.000 euro. Ecco la ripartizione negli altri municipi del Cassinate, Valle dei Santi e comuni del Golfo

La Giunta regionale del Lazio ha approvato uno stanziamento di 15 milioni di euro per rifinanziare la misura relativa ai ‘Buoni spesa’, già varata nei primi mesi dell’emergenza da Covid-19. – A dichiararlo il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti -. Per fronteggiare la seconda ondata che purtroppo sta rendendo difficile la vita a molte famiglie, abbiamo ritenuto doveroso intervenire nuovamente, per garantire a tutte le persone in condizioni di disagio un aiuto per l’acquisto dei beni di prima necessità, come ad esempio cibo, pacchi alimentari e medicinali. Ma questa volta abbiamo voluto fare anche qualcosa in più. Abbiamo infatti introdotto la possibilità di erogare i buoni spesa sia in forma cartacea, sia tramite carte prepagate o caricamenti sulla tessera sanitaria, per semplificare ulteriormente le procedure e velocizzare la distribuzione dei buoni. La lotta contro il Coronavirus – conclude il presidente Zingaretti - non si ferma e l’Amministrazione regionale resta in prima linea nel sostenere cittadine e cittadini del Lazio”.

Nello specifico, le risorse sono così ripartite: 5 milioni di euro sono suddivisi tra i Municipi di Roma Capitale, con un meccanismo che tiene conto sia del numero di cittadini residenti che del valore del reddito pro capite, mentre i restanti 10 milioni sono destinati a tutti i Comuni del Lazio, in proporzione alla popolazione. I destinatari del sostegno economico sono le famiglie, anche mononucleari, che presentano specifica domanda al segretariato sociale territorialmente competente, anche per via telefonica o via mail o a seguito di segnalazione ai servizi stessi da parte degli Enti del Terzo Settore. Anche questa volta tra i requisiti si richiede di essere già in carico ai servizi sociali comunali oppure di trovarsi in una situazione di bisogno a causa dell’emergenza, comprovata da apposita autocertificazione. È confermato il valore di 5 euro a persona al giornoelevabile a 7 euro in caso in cui il destinatario sia un minore. Il massimo importo concedibile per singolo nucleo familiare ammonta a 100 euro a settimana, mentre le spese per medicinali sono riconosciute fino a un massimo di 100 euro al mese.

“Tra le novità introdotte per la distribuzione dei buoni o pacchi alimentari, i Comuni - dichiara l’Assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli - potranno attivare accordi non solo con le catene di distribuzione alimentare per il servizio di consegna a domicilio, ma anche, a titolo in esaustivo, con singoli esercizi di distribuzione e/o produzione alimentare, con fattorie sociali, imprese agricole sociali ed empori solidali. In questo momento così difficile – conclude l’Assessore Troncarelli - la Regione Lazio sta mettendo in campo una serie di azioni concrete per alleviare le difficoltà delle fasce più vulnerabili ed anche per le persone ed i nuclei familiari che, già in sofferenza per la prima ondata, hanno visto aumentare situazioni di povertà e di complessivo disagio sociale”.

I COMUNI DEL COMPRENSORIO

Ecco come saranno ripartite le cifre a Cassino e nei comuni maggiori del Cassinate, Valle dei Santi e sud Pontino: Acquafondata (904,82 euro); Aquino (17.049,66 euro), Arce ( 18.482,85 euro); Atina(14.080,92 euro); Ausonia (8.453,83 euro); Cassino (119.816,58 euro); Castrocielo (12.915,21 euro); Ceccano (76.289,24 euro); Ceprano (28.914,75 euro); Cervaro (26.771,57 euro); Colle San Magno (2.186,11 euro); Coreno Ausonio (5.211,00 euro); Esperia (12.684,05 euro); Formia (125.572,45 euro); Frosinone (150.663,16 euro); Gaeta (66.732,45 euro); Isola del Liri (36.942,59 euro); Latina (426.433,16 euro); Minturno (67.003,23 euro); Picinisco (3.784,41 euro) Pico ( 9.160,52 euro) Piedimonte San   Germano (21.345,93 euro); Pignataro  Interamna (8.268,91 euro); Pontecorvo (42.117,26 euro); Roccasecca ( 24.192,49 euro); San Donato Val di Comino (6.555,02 euro); San Giorgio a Liri (10.210,65 euro); San Vittore del Lazio (8.417,51 euro); Sant'Ambrogio sul Garigliano (3.074,42 euro); Sant'Andrea del  Garigliano (4.600,00 euro); Sora (85.099,72 euro); Sant'Apollinare (6.181,87 euro) Sant'Elia Fiumerapido (19.552,79 euro); Santi Cosma e Damiano (22.673,40 euro); Spigno Saturnia (9.622,84 euro); Terelle (1.086,45 euro); Vallerotonda (4.887,37 euro); Ventotene ( 2.470,10 euro) Veroli (67.349,97 euro); Vicalvi (2.463,50 euro); Vico nel Lazio (7.129,62 euro); Villa Latina (4.002,36 euro).





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