Cimitero e pista ciclabile, Sebastianelli incalza Salera

CASSINO – L’ex consigliere comunale evidenzia le criticità e mette in guardia il sindaco sul pericolo che il Camposanto resti senza parcheggio per le auto

“Dopo oltre tre anni stanno finalmente riprendendo i lavori  di ampliamento del cimitero monumentale della città di Cassino. Vorrei però segnalare al sindaco che è opportuno, prima di eliminare il parcheggio esistente, crearne uno nuovo per permettere ai visitatori di parcheggiare in tranquillità tutti i giorni e in particolare la domenica”.

A parlare è Giuseppe Sebastianelli, già consigliere comunale del centrodestra, che incalza il sindaco Salera. E dice: “Sembra, dalla predisposizione del nuovo cantiere del cimitero, che non vi sarà più l’area in cui parcheggiare le auto, eppure da cittadino e da frequentatore domenicale del luogo sacro sento il dovere di ricordare che il periodo di maggiore frequenza è proprio il mese di dicembre o meglio delle festività natalizie.


Inoltre, mi pare di aver capito che l’amministrazione prediliga l’uso  delle biciclette, ma, come si evince dalle strisce realizzate, non c’è alcuna possibilità di arrivare fino al luogo dove riposano i nostri cari in bici ed è evidente a tutti che, appena attraversato il cosiddetto “quinto ponte”, le strisce gialle compiono un evidente angolo retto che solo abilissimi ciclisti, come Brumotti, sanno  compiere; bisogna infatti svoltare a sinistra per accedere alla pista ciclabile lungo il nostro fiume.


Invito pertanto il sindaco a verificare di persona l’andamento dei lavori e a valutare la necessità di concepire uno spazio per parcheggiare, salvaguardando sia chi aspetta da anni la consegna dei loculi in costruzione sia chi vuole fare visita ai propri familiari in sicurezza, fermo restando che non vi è mai un  vigile urbano a dirigere il traffico.


Infine – conclude Sebastianelli – sulle cronache che hanno portato Cassino alla ribalta locale e nazionale, il sindaco ricordi che il compito principale di un amministratore è quello di esaltare le qualità della propria città, nascondendone gli eventuali difetti”.