Inaugurata a Cassino la prima casa rifugio "Essere Libera"

Inaugurata a Cassino la prima casa rifugio "Essere Libera"
di autore Redazione - Pubblicato: 26-11-2020 00:00

L'EVENTO - La presentazione ieri pomeriggio in una conferenza online. In prima linea l'assessore alle pari opportunità Maria Concetta Tamburrini e l'associazione "Risorse Donna". L'immobile sorge in un bene confiscato alla criminalità. Buschini: "La Regione vuole fare interamente la propria parte". Salera: "E' un luogo di riscatto per la comunità". Nel progetto è prevista anche la realizzazione dello ‘Sportello Donna‘

La casa rifugio inaugurata ieri a Cassino

Nasce a Cassino la prima casa rifugio per le donne vittime di violenza. Il progetto ha visto la collaborazione del Comune, con l'assessore Maria Concetta Tamburrini, dell'associazione "Risorse Donna" e della regione Lazio. Ieri pomeriggio alla presenza del sindaco di Cassino Enzo Salera, le consigliere regionali Sara Battisti e Marta Bonafoni, l'assessora regionale alle Pari opportunità Giovanna Pugliese, il presidente dell'osservatorio regionale Sicurezza e legalità, Giampiero Cioffredi e la professoressa Fiorenza Taricone si è tenuta la conferenza stampa in diretta Fb sulla pagina della regione Lazio.

"Il contrasto alla violenza sulle donne con i fatti. A Cassino - dice con orgoglio il presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini - è stata presentata "Essere libera", la prima casa Rifugio nel sud della Provincia di Frosinone. Nasce in un bene confiscato alla criminalità di proprietà del Comune di Cassino e grazie alla collaborazione tra le diverse Istituzioni, con la Regione Lazio in prima linea, i privati e le associazioni che ringrazio fortemente per il contributo. Stare dalla parte delle donne significa rafforzare i servizi antiviolenza e contribuire fattivamente in quella che è una battaglia culturale da condurre uniti. La Regione, in questo senso, vuole fare interamente la propria parte"

 La struttura è costituita “da quattro appartamenti monolocali completamente indipendenti, in cui ogni donna potrà, insieme ai propri figli e alle proprie figlie, vivere la quotidianità in un ambiente molto familiare e confortevole, ma al tempo stesso scegliere in qualsiasi momento di stare tutte insieme”. Dove? Negli spazi adibiti a coworking, ad esempio, “dove le donne potranno dialogare e effettuare laboratori” e aprirsi al confronto con donne che si trovano in altre condizioni.

Nel progetto è prevista la realizzazione dello ‘Sportello Donna‘, dedicato non solo alle ospiti della struttura, ma a tutte le donne che vogliono intraprendere un percorso socio-lavorativo. “Sara’ uno spazio dove mettere in circolo le loro emozioni, ma anche creare le proprie competenze- chiarisce Alessia Garonfalo, operatrice per l’inserimento socio-lavorativo dell’associazione- Sara’ anche l’occasione per lavorare un po’ in rete con il territorio, con altre aziende, attivando dei progetti di inserimento socio-lavorativo ma anche introducendo un’occasione di formazione per l’autoimprenditorialita’”.

Ma in ‘Essere libera’ anche i bimbi avranno un appartamento dedicato con giochi e libri, a cui presto si aggiungera’ uno spazio all’aperto che sara’ costruito grazie al contributo di Ikea. “Ikea ha valutato il nostro progetto- fa sapere Viscogliosi- lo ha riconosciuto valido e lo ha inserito all’interno delle proprie azioni di responsabilita’ sociale, donandoci gli arredi per tutti gli appartamenti”.

“Per me e per tutta l’amministrazione questo progetto è il segno di una risposta concreta ai bisogni di donne che veramente gridano aiuto e che devono avere risposte dalla politica – dichiara l’assessora Maria Concetta Tamburrini – È solo l’inizio di un progetto che per ora ha dato una casa, ma che deve dare anche formazione e deve essere un’occasione di crescita morale, civile e sociale per tutto il territorio”.

L’immobile, in parte destinato anche a famiglie in emergenza abitativa, è stato concesso a Risorse Donna in comodato d’uso gratuito per cinque anni, “ma io sono convinta- sottolinea Tamburrini- che sarà una progettualità che continueraà per molto tempo, anche perchè insieme con queste ragazze e con le volontarie del nostro sportello antiviolenza stiamo già pensando di allargare di creare un vero e proprio cav”.





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