"Cento donne": l'arte per stigmatizzare la violenza

"Cento donne": l'arte per stigmatizzare la violenza
di autore Redazione - Pubblicato: 23-11-2020 00:00

L'INIZIATIVA - Si tratta di un progetto ideato e realizzato grazie alla consigliera regionale del Lazio Sara Battisti, al Comune di Cassino nella persona del presidente del Consiglio Barbara Di Rollo e dall’associazione “Ammuri liberi”

Nicola Zingaretti e Barbara Di Rollo

Sino 100 donne le che hanno prestato il proprio volto per una campagna di sensibilizzazione su un tema delicato come la violenza sulle donne: “100 donne” è il progetto ideato e realizzato grazie a Sara Battisti consigliera regionale del Lazio, grande promotrice dell’iniziativa , il Comune di Cassino (comune capofila) nella persona di Barbara Di Rollo e dall’associazione “Ammuri liberi”.


Obiettivi del progetto è scuotere le coscienze per aprire gli occhi su ciò che accade dentro le mura di casa e non solo. “CENTO DONNE” è un progetto che vuole usare l’arte, nello specifico la fotografia, per veicolare un messaggio forte, per lasciar raccontare all’arte stessa la vita: una vita però non come la vorremmo, non come dovrebbe essere, perché quelle ferite non dovrebbero mai apparire sul volto di una donna. I dati sulla Regione Lazio in generale, e sulla Provincia di Frosinone, relativi alle vittime di violenza mostrano un triste primato di cui non ci si può certo vantare: su 100 persone 44,7 sono donne rispetto ad una media nazionale di 42,5 (Rapporto “Vittime in base al genere dei reati con il tasso di femminilizzazione più elevato nel Lazio e in Italia. Anno 2016”, fonte: Elaborazione Eures Ricerche Economiche e Sociali su dati Istat e Ministero dell’Interno – Dip.to Pubblica Sicurezza).


Il periodo del lockdown non ha aiutato a ridurre queste cifre, anzi il contrario: le donne sono spesso rimaste sole tra le mura domestiche a fronteggiare i propri aguzzini, con la paura di denunciare per evitare ripercussioni ancora peggiori. Grazie al sostegno della consigliera Sara Battisti e del Presidente del Consiglio di Cassino Barbara Di Rollo, promosso dalla Regione Lazio, diversi sono i Comuni che già hanno deciso di aderire all’iniziativa, segnalando da ciascuno una o più donne che si sono contraddistinte nella comunità, siano esse amministratrici, membri di associazioni o semplicemente persone che contribuiscono al bene comune.


“Siamo felici che l’iniziativa abbia raccolto così tanti consensi: l’arte da sempre veicola messaggi e, visto il periodo, non volevamo che si abbassasse la guardia su un tema così caldo, messo in secondo piano dalla pandemia in atto. Un’escalation nella violenza è una delle conseguenze di ciò che stiamo vivendo, anche sul piano psicologico, e la nostra associazione ha tra i suoi obiettivi proprio quello di affrontare tematiche social attuali usando l’arte come strumento di comunicazione”, afferma Marcello Russo, Presidente dell’associazione Ammuri Liberi.

Le donne che si sono messe a disposizione per il progetto hanno prestato il proprio volto per una
serie di scatti fotografici dopo essere state truccate con un make-up di forte impatto.
Il loro contributo consentirà di lanciare una grande campagna social che culminerà poi in un libro fotografico sul progetto. Ammuri Liberi è un’associazione no profit che opera a Cassino e che si propone di promuovere l’arte e l’educazione all’arte in tutte le sue forme. Costituita nel 2020, è formata da un gruppo di giovani che vuole mettere il proprio talento a disposizione di iniziative di carattere sociale e solidale a livello locale, regionale e nazionale per far riscoprire l’amore per l’arte e la cultura a partire dalla vita quotidiana





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