Le pagelle di domenica 22 novembre

Le pagelle di domenica 22 novembre
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 22-11-2020 00:00 - Tempo di lettura 1 minuti

RUBRICHE - Un anno e mezzo di lavoro a fari spenti, adesso Carlino mette in mostra i risultati e continua a "pedalare". Abbruzzese sceglie l'Alta Velocità ma si schianta a folle corsa. E i vertici nazionali della Fiom mettono a nudo le debolezze dello stabilimento Fca: il "lusso" non basta a garantire l'occupazione. Ecco i promossi e i bocciati della settimana

 

MICHELE DE PALMA

“Lo stabilimento di Cassino ha perso occupazione nonostante era la fabbrica in cui si diceva che si sarebbero fatte 1.500 assunzioni e che si sarebbero fatte 400.000 vetture, mentre ad oggi l’unica cosa che si registra è la perdita di 900 posti di lavoro. Siccome noi siamo quelli che abbiamo difeso lo stabilimento di Cassino dalle chiacchiere, siamo quelli che continuiamo a dire che a Cassino serve un'auto dello stesso segmento della Giulietta. Bisogna continuare a presidiare un settore che fa i volumeie che fa i numeri”.  Lo ha detto il segretario nazionale della Fiom-Cgil Michele De Palma nell’assemblea che si è svolta venerdì a Cassino (LEGGI QUI: Fca, tamponi a tappeto per tutti i lavoratori). Il ragionamento di De Palma è il seguente: entro la fine dell’anno Giulietta uscirà fuori produzione. Il Suv Grecale della Maserati andrà sulla piattaforma Giorgio, dove oggi si producono Giulia e Stelvio. Una delle due linee resterà dunque inutilizzata.

Ma, soprattutto, resterà inutilizzata la linea dell’auto che ha dimostrato di essere quella che maggiormente ha raggiunto gli obiettivi di vendita. Dopo 5 anni, era il 2015 quando debuttò l'Alfa Giulia, appare evidente che la scelta di puntare solo ed unicamente sul lusso non paga. Non porta vantaggi al territorio. Sono passati ormai 3 anni da quando, il 31 ottobre 2017, non venne rinnovato il contratto a 532 interinali sul totale degli 832 che erano stati assunti all’inizio di quell’anno. A novembre del 2017 fu firmato un accordo che prevedeva la riassunzione: da allora si sono succeduti solamente pensionamenti e nessun nuovo ingresso. E non è certo colpa del Covid. Non solo. Era giusto che il segretario nazionale di un importante sindacato lo ribadisse in maniera netta, proprio a Cassino, con dati e numeri alla mano. Così com’è stata importante la richiesta unitaria con tutte le organizzazioni per chiedere i tamponi a tappeto ai lavoratori e altre misure di sicurezza.

Il sindacato non va in quarantena!

VOTO 9

FRANCESCO CARLINO

La seconda ondata della pandemia ha nuovamente bloccato l’attività amministrativa del Comune di Cassino, così come del resto di tante amministrazioni d’Italia. Ma grazie al lavoro svolto nei mesi scorsi, adesso la città può cominciare a raccogliere i frutti e a vedere concretamente qualche opera. Un lavoro svolto finora a fari spenti dal vicesindaco con delega ai lavori pubblici Francesco Carlino. Dapprima, insieme al dirigente del settore dei lavori pubblici ha provveduto a far sì che tutti i 5 milioni di euro ereditati dall’amministrazione D’Alessandro si concretizzassero: non era facile e non era scontato. Poi l'amministrazione Salera è riuscita ad ottenere altri 5 milioni di euro per l’annualità 2020 ed è stata fatta domanda per l’annualità 2021. (LEGGI QUI: Cimitero, viale Bonomi e bretella: partono i cantieri. Il Covid non ferma Carlino)

Dopo quattro anni sono finalmente partiti i lavori di ampliamento del cimitero di San Bartolomeo. Non solo: procedono anche  i lavori al teatro “Manzoni”, alla casa della cultura e l’iter per trasformare il rudere dell’ex piscina comunale in un moderno multisala: perchè non è vero che con la cultura non si mangia! Inoltre, di concerto con i consiglieri Consales, Umbaldo e Vizzacchero ha avviato il lavoro per promuovere una mobilità alternativa in centro. Cassino è stata una delle prima città in Italia a recepire la norma inserita nel decreto rilancio per le corsie ciclabili. In settimana è arrivata anche l’ufficialità del finanziamento regionale per la pista ciclabile che collegherà fino all’Università. 

Testa, cuore e grinta: ha voluto la bicicletta e non si stanca di pedalare!

VOTO 8

MARIO ABBRUZZESE

Mario Abbruzzese ha provato a strumentalizzare la sospensione della fermata del Frecciarossa e ha fatto uno scivolone. Non è suo costume. Gli capita di rado. Esercita con massimo rispetto delle istituzioni il suo ruolo di consigliere, anche se di opposizione. Quando può, "vola alto". Cerca di non scendere mai in “polemica spiccia” con il sindaco e con la maggioranza. Spesso mette a disposizione la sua esperienza e tutta la sua diplomazia per trovare la giusta sintesi tra le anime più battagliere dell’opposizione e l’amministrazione comunale. Le sue critiche sono quasi sempre circostanziate e con le parole pesate. Lunedì scorso, invece, alla notizia che la provincia di Frosinone potesse perdere le fermate della Tav a Frosinone e Cassino, non ha perso occasione per bacchettare il sindaco di Cassino Enzo Salera. Lo ha fatto dalla sua bacheca facebook, dimenticando nel post che il Frecciarossa era stato sospeso anche a Frosinone, dove c’è un sindaco di centrodestra. Poi, incalzato dai cronisti spiegava: “La sospensione del treni Frecciarossa ad Alta Velocità diretti a Napoli e Milano rappresentano l’ennesimo danno non solo ai viaggiatori ma a tutti i cittadini del Lazio Meridionale". (LEGGI QUI: Altro che Frecciarossa, ora ad Alta Velocità viaggiano solo le polemiche)

Quindi rincarava: "Ennesimo sbaglio del Sindaco di Cassino Salera e della sua amministrazione. Ho provato, tempo fa a tracciare loro, un percorso improntato alla crescita e allo sviluppo del Cassinate ma questa è una maggioranza incapace e priva di visione strategica per il futuro. Un’amministrazione che ha sbagliato sin dall’inizio, dal momento in cui nei mesi precedenti non ha preteso la Stazione Tav nella nostra città accontentandosi “semplicemente” di una fermata, che oggi, fra le tante cose, non esiste più!”. L’indomani Trenitalia ha comunicato che la Ciociaria sarebbe stata nuovamente inserita nella griglia dell'Alta Velocità con due fermate al giorno a Frosinone e Cassino. Probabilmente non per merito del sindaco Enzo Salera. Che, dunque, non ha avuto neanche nessuna colpa nella sospensione. Da un uomo delle istituzioni come lui, ci si attendeva un diverso atteggiamento da Mario Abbruzzese. Invece si è comportato, in questa circostanza, come un consigliere di opposizione qualsiasi! Polemizzando giusto per il gusto di farlo, tra l'altro smentito a poche ore dalla sortita. E poi sulla sua bacheca facebook non è comparso neanche un post riparatorio. Mestamente, è calato il sipario su una vicenda che, va detto, ha viaggiato davvero ad alta velocità!

Il treno di Mario all’incontrario va!

VOTO 4





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