Le pagelle di domenica 8 novembre

Le pagelle di domenica 8 novembre
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 08-11-2020 00:00 - Tempo di lettura 2 minuti

RUBRICHE - Il coraggio di Rotondo, l'esperienza di Cardarelli, quella piazza di incoscienti e chi non perde l'occasione per fare inutili guerre politiche. Come se il mondo finisse a Cassino...

 

 

ANSELMO ROTONDO

La curva dei contagi non accenna a diminuire. La settimana che inizia domani si annuncia come una delle più difficili: nei prossimi dieci giorni - secondo le previsioni - si dovrebbe toccare il picco massimo della seconda ondata del Covid e solo nell’ultima decade del mese si potrebbe, forse, iniziare a vedere l’effetto delle misure restrittive varate dai Dpcm che si sono susseguiti. Quel che è certo è che i prossimi giorni saranno molto difficili. Per evitare ulteriori complicazioni il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo è andato oltre alle restrizioni previste dal Dpcm. Ha previsto, a partire da domani, la chiusura delle scuole. Lo ha fatto prendendosi le responsabilità di una scelta così importante senza badare a calcoli politici. Perché in questo periodo continuare a fare calcoli da miserabili solo ed esclusivamente per fini politici non è ammissibile. Anselmo Rotondo con una buona dose di coraggio e determinazione è andato oltre le misure imposte.

Perchè appare evidente che per bloccare il virus bisogna necessariamente interrompere la catena di relazioni per un determinato periodo e la scuola, pur se adotta tutte le precauzioni, con tutto l’indotto che genera è certamente l’attività che mette in moto il maggior numero di contatti. Anche altri sindaci del territorio potrebbero prendere esempio. Prima che sia troppo tardi. Del resto lo ha detto di recente il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti: “Un mese di didattica a distanza può salvare l’anno scolastico”. Poi il Governatore, probabilmente per non dare dispiacere al “suo” governo, ancora una volta ha fatto retromarcia. Il sindaco Rotondo ha agito con i fatti: del resto non saranno dieci giorni di “DaD” a compromettere la formazione degli studenti.

Poche chiacchiere e fatti concreti

VOTO 8

FERNANDO CARDARELLI

Quasi sempre presente, quasi mai sotto i riflettori. Ora che il congresso del Pd entra nel vivo, ecco che potrebbe tornare sulla scena. Stiamo parlando di Fernando Cardarelli. E’ il coordinatore della lista “Salera sindaco”. Ha lavorato sodo, dietro le quinte, per mantenere il gruppo sempre unito. Pur non ricoprendo alcun ruolo di primo piano nell’amministrazione è sempre stato a sostegno del sindaco e di tutta la squadra. Ama poco i riflettori e la pubblicità: preferisce i fatti concreti. Fernando Cardarelli, del resto, viene dalla vecchia scuola del centro sinistra: Pds- Ds-Pd. Nel circolo locale non ha mai fatti mancare il suo apporto. Sembra essere, oggi, l’identikit ideale per ricoprire un ruolo di primo piano nella nuova segreteria visto che ci sono delle resistenze sui nomi circolati finora: quelli di Romeo Fionda e Pierluigi Pontone. Cardarelli è un uomo vicino alla maggioranza, molto legato al sindaco Salera, ma con una certa indipendenza ed esperienza. Ha l’abilità politica che serve in questa fase per dialogare anche con le minoranze.

Non solo. Ha un altro pregio, non meno importante: non ha bisogno di visibilità e la scena mediatica potrebbe essere occupata anche dai più giovani che devono ancora crescere politicamente. Su una cosa sembrano essere in molti d’accordo nel Pd, pur tra le le molte divisioni: non può esserci un colpo di spugna solo in nome del rinnovamento, va tenuto in considerazione anche quello che è stato fino ad oggi l’impegno nel partito da parte dei militanti. Luca Fantini è la testimonianza di ciò: è stato premiato il suo impegno nel partito, prim’ancora che la sua giovane età. E anche la minoranza non faticherebbe a riconoscere  a Cardarelli il suo costante impegno nel Pd in tutti questi anni. Parliamoci chiaro: è evidente che sia Fonda che Pontone vincerebbero tranquillamente il congresso, ma porterebbero più facilmente a una spaccatura profonda e forse addirittura a una scissione nel partito. Cardarelli, invece, potrebbe essere l’uomo giusto al posto giusto.

Tra i due litiganti il terzo gode…

VOTO 7

MENEFREGHISTI
E GRANDI ESPERTI

Cassino, 7 novembre 2020: la foto che immortala Piazza Labriola strapiena di gente con tanti giovani, molti dei quali senza mascherina, è un cazzotto nello stomaco per tutti quei medici del territorio e di tutto il Paese che stanno facendo miracoli per garantire le loro cure negli ospedali ai tanti che, purtroppo, si ammalano di Covid proprio in questi giorni. E’ uno schiaffo in faccia ai titolari dei bar del centro dinanzi ai quali loro bivaccavano anche se quei bar avevano ormai abbassato la saracinesca perchè l’ultimo Dpcm gli impone la chiusura alle 18. E’ una mancanza di rispetto verso tutti coloro, soprattutto i loro coetanei, che, in ossequio alle regole, stanno facendo sacrifici da marzo limitando al minimo le uscite. Ora, chiariamoci: imporre la chiusura dei bar alle 18 e il coprifuoco alle 22 è una scelta abbastanza opinabile perché è evidente che in questo modo si colpiscono solo gli operatori commerciali mentre chi vuole continuare a banchettare può farlo tranquillamente. Ci vorrebbe buon senso dove c'è un vuoto normativo. Quel buon senso che purtroppo manca un po’ ovunque, a giudicare dalle foto che sabato 7 novembre (ma anche nelle settimane precedenti) circolavano in rete e che vedevano le stesse situazioni un po’ in tutta Italia: sul lungomare di Napoli, ieri, sembrava il mese di agosto per gli affollamenti. Basterebbe, insomma, mettere un po’ il naso fuori dal proprio comune per vedere che purtroppo il buon senso manca un po’ ovunque.

Invece quelli che la sanno sempre lunga hanno colto al volo l'occasione per prendersela con il sindaco di Cassino perchè la sua reprimenda è stata tardiva e perchè quest’estate ha osato incentivare la creazione di alcuni spazi all’aperto. In tante altre città, della provincia di Frosinone e non solo, quest’estate si sono svolti eventi con centinaia e centinaia di persone. Cassino ha annullato il festival beer e l’evento che era in programma a Campo Miranda. Questo mentre il Governo nazionale incentivava la ripresa dei consumi elargendo il bonus vacanza e molti leader nazionali di centrodestra andavano in giro a spargere il verbo di quei virologi secondo cui il virus era “clinicamente morto”. Mentre circolava cotanto ottimismo, Cassino si limitava a mettere due transenne per creare qualche spazio pedonale in più per fare spazio a una decina di tavolini. Nessun mega evento. Niente di niente. Un’estate triste, com’è giusto che fosse. E invece no: quelle due transenne, a parere di molti esperti di nonsisachè, avrebbero scatenato la pandemia in maniera virulenta ai piedi dell’abbazia. Lo sostengono anche molti leghisti, quelli che quest’estate sono andati a farsi i selfie e a riempire le piazze con Salvini, rigorosamente senza mascherina, mentre chiedeva (e chiede) al Governo di riaprire tutto per non colpire i commercianti perchè tanto ormai il Covid…

Il virus della doppia morale non morirà mai

VOTO 4





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