Dom Luigi in via Falese per assaggiare la birra dell'Abbazia

Dom Luigi in via Falese per assaggiare la birra dell'Abbazia
di autore Redazione - Pubblicato: 11-10-2020 00:00

CASSINO - La birra, spillata per la prima volta fuori dai confini dell'Albaneta, contribuisce anche a rafforzare il legame tra la città e il Monastero. Di Rollo e Miri in prima linea

La "birra Montecassino" è stata spillata per la prima volta fuori dai confini dell'Albaneta: nel centro della città di Cassino, in quello che è diventato il luogo-simbolo del divertimento: via Falese. Nessun taglio del nastro, nessuna cerimonia, niente assembramenti e grandi folle. La difficile situazione, del resto, non lo permetterebbe. Una semplice birra per fortificare ancor di più il legame tra il monastero benedettino e la città di Cassino.

Al tavolino di via Falese si sono infatti ritrovati tutti i protagonisti: l'imprenditore Daniele Miri, che con la sua intuizione è riuscito a creare un marchio prestigioso e vincente; il presidente del Consiglio Barbara Di Rollo in rappresentanza del Comune di Cassino; dom Luigi Di Bussolo in rappresentanza dell'Abbazia di Montecassino. Ed è la prima volta che dom Luigi è presente in città in un evento che non si configura come cerimonia ufficiale ma come un semplice incontro informale. Una presenza non affatto scontato e che segna un passo importante. E che certamente non sarebbe stato possibile senza la "Birra Montecassino".

Un bel connubio quello con "Falese Festa". Gli organizzatori non nascondono l'orgoglio e spiegano: "Falese Festa, un nome che unisce le singole attività che al proprio interno e per i propri clienti, hanno avuto come ospite la prestigiosa birra d'abbazia. In questo weekend è stato possibile degustare i piatti proposti seduti ai tavoli opportunamente distanziati, senza assembramenti. In ossequio alle disposizioni di legge non abbiamo previsti punti di aggregazione non organizzata come magari può accadere in circostanze ordinarie, per questo abbiamo invitato i clienti delle attività a prenotare al fine proprio di non creare confusione".





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