Fca, la Fiom prepara le assemblee. E intanto la Lega "bacchetta" Zingaretti

Fca, la Fiom prepara le assemblee. E intanto la Lega "bacchetta" Zingaretti
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 28-09-2020 00:00

ECONOMIA - I metalmeccanici della Cgil organizzano incontri con gli operai in tutte le fabbriche, anche nell'indotto. Il consigliere regionale del Carroccio Pasquale Ciacciarelli a testa bassa contro il Governatore: «Sono anni che chiedo di convocare le parti sociali e non è mai stato fatto nulla»

Il segretario della Fiom-Cgil Donato Gatti

Settimana "calda" quella che si è aperta oggi in Fca. Nella giornata di mercoledì è previsto uno sciopero organizzato dai sindacati di base per chiedere maggiore sicurezza in fabbrica. Non è una data casuale, quella di dopodomani: il 30 settembre dell'anno scorso moriva infatti l'operaio Fabrizio Greco all'interno del reparto presse dello stabilimento Fca di Piedimonte San Germano. Sul fronte sindacale alza la voce anche la Fiom-Cgil che con il segretario Donato Gatti comunica: «La Fiom-Cgil Frosinone Latina, unitamente alla Fiom nazionale ha ritenuto opportuno convocare il coordinamento dell'indotto componentistica di Cassino per fare il punto della situazione rispetto all'andamento del settore soprattutto in questa fase emergenziale e discutere del rinnovo del contratto e dei carichi di lavoro. Si è quindi deciso di organizzare assemblee nei singoli stabilimenti per estendere la consapevolezza sull'importanza di questi argomenti a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori».

Nei prossimi giorni in fabbrica prenderanno dunque il via le assemblee. Ma si scalda anche il fronte politico e il consigliere della Lega Pasquale Ciacciarelli va all'attacco frontale del presidente della Regione Nicola Zingaretti e dice: «Sono anni che chiedo a Zingaretti di convocare un tavolo con i vertici FCA e le parti sociali, per condividere un piano di interventi volti a salvaguardare l’occupazione. Parlo di FCA perché Cassino Plant è lo stabilimento più importante del basso Lazio, ma, naturalmente gli interventi vanno estesi a tutte le aziende che operano nel Lazio e danno lavoro a tanti cittadini. A causa dell’emergenza Coronavirus, infatti,  le aziende continuano inevitabilmente a fare ricorso agli ammortizzatori sociali come strumento di contenimento dei costi e di gestione delle attività produttive e dei servizi. Sono circa 600mila i lavoratori subordinati che nel Lazio sono stati sospesi con causale Covid. La Regione deve dimostrare di essere sul pezzo, e di saper affrontare i cambiamenti in atto, tutelando l’occupazione».





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