POLITICA - Salasso in arrivo per i cittadini: la Tari aumenterà di circa il 40% rispetto al 2019. Il sindaco Angelosanto: «Questa è l'eredità della gestione fallimentare che l'ex sindaco Cuozzo ci ha lasciato»
Salasso in arrivo per gli abitanti di Sant'Elia Fiumerapido con un aumento di circa il 40% per quel che riguarda la tassa sui rifiuti. Ad annunciare il provevdimento con una lettera alla cittadinanza è il sindaco Angelosanto che all'aunisono con la sua amministrazione rende noto: «Nel 2020 è necessario procedere all’adeguamento delle tariffe Tari in forza del nuovo Piano Economico Finanziario definito per lo stesso anno; conseguentemente, le tariffe subiscono un sensibile aumento medio di circa il 40% rispetto al 2019. La scelta dell’amministrazione comunale è molto sofferta, ma gli aumenti sono indispensabili per coprire i maggiori costi sostenuti nel 2019 rispetto a quelli preventivati nel Piano Economico Finanziario approvato dall’amministrazione Cuozzo nell’aprile dell’anno scorso, ed evitare pregiudizi al bilancio comunale e quindi a tutti i cittadini.
Inoltre - prosegue il sindaco - è necessario garantire un servizio efficiente ed evitare ulteriori criticità e danni ambientali e sanitari, come invece avvenuto in passato con la gestione Tac Ecologica. Questa amministrazione comunale, in carica dal giugno 2019, si è trovata a dover affrontare una gravissima situazione riguardante la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani, causata dai reiterati e continuati inadempimenti contrattuali da parte della TAC Ecologica srl (sospensione della raccolta dei rifiuti, mancata esecuzione di diversi servizi, ecc.) e che l’amministrazione Cuozzo non aveva -fino ad allora- affrontato con determinazione e decisione.
Infatti, la percentuale di raccolta differenziata dal 55% dell’anno 2017 è via via diminuita fino a crollare al 32% del giugno 2019, e già solo questa circostanza avrebbe dovuto indurre la precedente amministrazione ad agire immediatamente per riportare l’esecuzione del servizio sui binari di efficienza, economicità e legittimità: un disastro annunciato che l’amministrazione Cuozzo non ha mai voluto affrontare. Basti pensare che il contratto d’appalto prevedeva l’obbligo della TAC Ecologica srl di raggiungere il 65% di raccolta differenziata fin dal primo anno di gestione, nel rispetto della normativa vigente che prevede tale livello minimo; ciò non è mai avvenuto per tutta la durata del contratto e fino alla sua risoluzione per grave inadempimento della TAC Ecologica, che questa amministrazione -non la precedente- si è fatta carico di effettuare per evitare danni ulteriori e ben maggiori per i cittadini.
Alla fine di ottobre del 2019, dopo soli quattro mesi di mandato, l’amministrazione da me presieduta ha subito affrontato la questione ed ha disposto la risoluzione del contratto con la TAC Ecologica srl (Delibera di Giunta n. 176 del 29/10/2019), ma già nel corso del primo semestre del 2019 (ed anche per gli anni precedenti) erano stati notevolissimi i costi e gli esborsi che le casse comunali hanno dovuto subire in conseguenza dell’operato della TAC Ecologica e dell’ignavia della precedente amministrazione che non aveva operato alcun intervento. Ad esempio, il mancato obiettivo del 65% di raccolta differenziata ha provocato, nei soli mesi dal gennaio al giugno 2019, un maggior onere per l’amministrazione di quasi 90.000 Euro, al quale si aggiungono i maggiori costi accumulati negli anni precedenti per un totale che sfiora i 190.000 Euro.
Nel momento in cui la nuova amministrazione ha iniziato il suo mandato nel giugno 2019 ha trovato quale lascito della precedente amministrazione: -reiterate sospensioni del servizio di raccolta da parte della TAC Ecologica, per effetto delle quali il Comune ha dovuto procedere con affidamenti provvisori e d’urgenza ad altra impresa; i costi hanno superato i 100.000 Euro; -i mezzi di proprietà del Comune ed utilizzati per la raccolta fermi per mancata manutenzione e per guasti la cui riparazione era a carico della TAC Ecologica e che la stessa non aveva eseguito; il Comune è stato costretto ad intervenire per assicurare lo svolgimento della raccolta con una spesa di oltre 25.000 Euro; -la TAC Ecologica non aveva effettuato né il lavaggio dei contenitori stradali e condominiali, né la raccolta dei rifiuti cimiteriali; l’amministrazione è stata costretta a rivolgersi ad altra impresa per una spesa complessiva di quasi 7.000 Euro.
L’attuale amministrazione ha anche disposto l’incarico ad un legale che ha già avviato l’azione per il risarcimento dei danni nei confronti della TAC Ecologica srl. Purtroppo, lo sbilancio di risorse rispetto alle previsioni ed alle tariffe TARI del 2019 è di oltre 120.000 Euro, che sarà ripartito nel triennio 2020-2022 ed è prima causa dell’aumento delle tariffe TARI. La seconda causa è dovuta alla necessità ineludibile di garantire un servizio di gestione dei rifiuti efficiente, razionale e scevro dalle criticità degli anni trascorsi. Pertanto, oltre alla nuova gara per scegliere il gestore che sostituirà la TAC Ecologica srl, l’amministrazione comunale ha disposto una serie di interventi per raggiungere il 65% di raccolta differenziata, garantire continuità al servizio, realizzare l’isola ecologica, ecc. Tutto ciò ha un costo che ricade sulle tariffe ma - ribadiamo - è una scelta responsabile ed indispensabile dell’attuale amministrazione a tutela di tutta la cittadinanza. È stata invece irresponsabile da parte dell’amministrazione Cuozzo la scelta di non aumentare le tariffe nell’anno 2019».
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