Il caso “Pio Di Meo” provoca un cortocircuito nella Lega: Bevilacqua contro Carnevale

Il caso “Pio Di Meo” provoca un cortocircuito nella Lega: Bevilacqua contro Carnevale
di autore Redazione - Pubblicato: 20-09-2020 00:00

POLITICA - La vice coordinatrice del partito attacca a testa bassa  Salera e Tamburrini per i disagi al primo circolo. Ma finisce nel mirino della consigliera del Carroccio: «Non si può fare speculazione politica su vicende così delicate come quelle relative alla scuola»

La consigliera della Lega Michelina Bevilacqua

«Non si può speculare su vicende così delicate che riguardano i “nostri” bambini e la scuola. Le azioni politiche si fanno con carte alla mano, non sui giornali alla ricerca solo ed esclusivamente di visibilità». A parlare è Michelina Bevilacqua, consigliere comunale della Lega del Comune di Cassino. Non nomina mai Paola Carnevale, vice coordinatrice provinciale del Carroccio, ma i riferimenti non sono affatto casuali. Proprio Carnevale nei giorni scorsi ha infatti attaccato duramente il sindaco Enzo Salera e l’assessore alla Pubblica Istruzione Maria Concetta Tamburrini in merito alla riapertura delle scuole. E ancora nella giornata di ieri, dopo la lettera del dirigente del primo circolo non ha perso l’occasione per fiondarsi sulla polemica e "infilzare" nuovamente l’amministrazione comunale. Un atteggiamento, quello della Carnevale, che secondo fonti beninformate avrebbe provocato un certo malcontento anche tra i più acerrimi nemici dell’amministrazione comunale e in tanti infatti hanno evitato di fare da eco alla leghista. Ma sarebbe stato imbarazzante intervenire per bacchettare, da destra, la Carnevale, quindi molti hanno semplicemente preferito il silenzio.

L' imbarazzo sembra non aver sfiorato invece il consigliere comunale del Carroccio Bevilacqua che ieri sera, dopo la polemica del pomeriggio in merito alla scuola "Pio Di Meo" ha comunicato: «Non si può speculare politicamente su questa vicenda delle scuole. Io interverrò in Consiglio comunale per chiedere all’amministrazione i chiarimenti necessari, se necessario con apposite commissioni, ma ci sono le sedi deputate per fare questi discorsi, e non sono i giornali. Da insegnante mi sento vicina ai bambini e alle famiglie e credo che ci vorrebbe buon senso da parte di tutti. Ma bisogna intervenire e fare le azioni necessarie con documenti alla mano, non deve essere questa una vetrina per cercare visibilità».





Articoli Correlati